ARMI DEFINIZIONI
SI DEFINISCE ARMA UN QUALSIASI MEZZO OD OGGETTO SPECIFICATAMENTE ATTO A POTENZIARE LE POSSIBILITA’ FISICHE DELL’UOMO SIA PER OFFENDERE CHE PER DIFENDERSI O PER OTTENERE UN DETERMINATO SCOPO CHE ALTRIMENTI SAREBBE LIMITATO OD IMPOSSIBILE (ES: CACCIA, TIRO A SEGNO ETC.)
AI NOSTRI GIORNI LE ARMI GRAZIE AI PROGRESSI TECNOLOGICI E SCIENTIFICI HANNO ASSUNTO VARIE TIPOLOGIE.
LE ARMI DA FUOCO RAPPRESENTANO SOLO UNA DELLE VARIETIPOLOGIE E SONO QUELLE CHE UTILIZZANO LA FORZA PROPULSIVA DEI GAS PRODOTTI DALLA COMBUSTIONE DI UN ESPLOSIVO PER LANCIARE UN “PROIETTILE”
LE ARMI DA FUOCO LEGGERE SONO QUELLE LA CUI GESTIONE POSSA ESSERE RIFERIBILE AD UN SINGOLO INDIVIDUO GRAZIE ALLE DIMENSIONI ED AL PESO CONTENUTO E POSSONO ESSERE COSI’ ELENCATE:
- RIVOLTELLA (revolver)
- PISTOLA SEMIAUTOMATICA
- PISTOLA AUTOMATICA (pistola mitragliatrice)
- FUCILE E CARABINA A RIPETIZIONE ORDINARIA
- FUCILE SEMIAUTOMATICO
- FUCILE MITRAGLIATORE
RIVOLTELLA
(anche nota come pistola a tamburo o, in lingua inglese, revolver), È UN TIPO DI ARMA CORTA (AVANCARICA E RETROCARICA) DEFINITA A RIPETIZIONE ORDINARIA, CARATTERIZZATA DA UN SERBATOIO A TAMBURO DESIGNATO AL CONTENIMENTO DELLE CARTUCCE CAPACE DI COMPIERE ILLIMITATE RIVOLUZIONI INTORNO AL PROPRIO ASSE LONGITUDINALE.
Il sistema di ripetizione dei colpi è affidato alla specifica organizzazione meccanica del modello ed essa può essere a:
SINGOLA AZIONE: in questo caso la rotazione del tamburo e il relativo caricamento sono attivati dall’inarcamento (arretramento) manuale del CANE. Tale azione meccanica, tramite leverismi consente il perfetto allineamento di ciascuna camera di cartuccia del tamburo con la canna (vivo di culatta della canna).
Nel momento in cui viene premuto il grilletto, il cane scatta in avanti, il percussore colpisce ed attiva l’innesco della cartuccia consentendo l’esplosione del colpo. I successivi ripetitivi inarcamenti manuali del cane consentono le successive semirotazioni del tamburo con la prosecuzione del ciclo di sparo fino ad esaurimento delle cariche contenute nel tamburo.
DOPPIA AZIONE:in questo caso, la rotazione del tamburo oltre a poter essere attivata dall’inarcamento (arretramento) manuale del CANE viene anche comandata direttamente dalla pressione esercitata dal dito sul grilletto.
Nel momento in cui viene premuto il grilletto, il sistema meccanico provvede in contemporanea a tre distinte fasi:
- inarcamento del cane
- contemporanea semirotazione del tamburo e allineamento camera tamburo-canna
- scatto con esplosione del colpo.
Successive pressioni sul grilletto consentono le successive prosecuzioni del ciclo di sparo fino ad esaurimento delle cariche contenute nel tamburo.
I sistemi di caricamento/scaricamento dell’arma che prevedono anche l’apertura della stessa al fine accedere al tamburo per l’inserimento delle munizioni e/o disinserimento dei bossoli spenti sono diversi a seconda del modello di revolver preso in considerazione
PISTOLA SEMIAUTOMATICA
Mentre le pistole a ripetizione semplice (ripetizione ordinaria) usano più camere di scoppio ma una sola canna come con il tamburo delle rivoltelle, o più canne e camere di scoppio, come nella PEPPER BOX (armi antiche), le PISTOLE SEMIAUTOMATICHE usano una sola camera di scoppio (avendo un’ unica canna che comprende la stessa).
LA PISTOLA SEMIAUTOMATICA in passato ed impropriamente detta anche “pistola automatica” È UN’ARMA SCARRELLANTE ED UTILIZZA L’ENERGIA EROGATA DAI GAS DELLA CARTUCCIA ESPLOSA PER IL CICLO DI CARICAMENTO E DI ESPULSIONE DEI BOSSOLI SPENTI. ESSA E’ PREDISPOSTA AD ESPLODERE UN COLPO ALLA VOLTA FINO AD ESAURIMENTO DI QUELLI CONTENUTI DEL SERBATOIO-CARICATORE.
LA PRIMA CARTUCCIA CONTENUTA NEL CARICATORE È INCAMERATA MANUALMENTE, TIRANDO INDIETRO E RILASCIANDO IL CARRELLO.
DOPO LO SPARO, IL BOSSOLO ESPLOSO VIENE AUTOMATICAMENTE ESTRATTO ED ESPULSO E L’ARMA VIENE RICARICATA, PRONTA A FARE NUOVAMENTE FUOCO SOLO A CONDIZIONE DI PREMERE NUOVAMENTE IL GRILLETTO.
QUESTA MODALITÀ PERMETTE UN RATEO DI FUOCO E UN NUMERO DI CARTUCCE MAGGIORI CHE IN UNA RIVOLTELLA MA A DIFFERENZA DI QUEST’ULTIMA LA PISTOLA SEMIAUTOMATICA È ANCHE PIÙ PROPENSA AL MALFUNZIONAMENTO A CAUSA DELLA COMPLESSITÀ DEL MECCANISMO E/O DI CONCAUSE COLLEGATE A DIFETTI DI COMPONENTI INTERNE E DELLE MUNIZIONI IMPIEGATE.
COME PER I REVOLVER, ANCHE LE PISTOLE SEMIAUTOMATICHE POSSONO ESSERE AD AZIONE SINGOLA (SINGLE ACTION, SA), AD AZIONE SINGOLA/AZIONE DOPPIA (SINGLE ACTION/DOUBLE ACTION, SA/DA)
OGGI LA MAGGIOR PARTE DELLE PISTOLE È DEL TIPO SA/DA, COME LA BERETTA 92, NELLA QUALE IL CANE PUÒ ESSERE TIRATO INDIETRO A MANO OPPURE AZIONANDO IL GRILLETTO; FAVORENDO NEL PRIMO CASO LA PRECISIONE (IN UNA PISTOLA DA, TIRARE IL GRILLETTO SENZA IL CANE ARMATO RICHIEDE UNA FORZA DOPPIA DEL NORMALE), NEL SECONDO LA VELOCITÀ. LE PISTOLE DI QUESTO TIPO POSSONO ESSERE PORTATE PRONTE A SPARARE, MA CON IL CANE ABBASSATO.
LA ORGANIZZAZIONE MECCANICA DELLE PISTOLE SEMIAUTO PUO. PREVEDERE IL CANE ESTERNO, IL CANE INTERNO OPPURE IL PERCUSSORE LANCIATO
RIGUARDO I SISTEMI DI CHIUSURA DELLE PISTOLE SEMIAUTOMATICHE CI SI RIPORTA ALLO SPECIFICO PARAGRAFO
PISTOLA AUTOMATICA o PISTOLA MITRAGLIATRICE
Propriamente, col termine di pistola mitragliatrice, ci si riferisce all’arma da pugno capace di eseguire il tiro a raffica.
Nelle pistole automatiche vi è una diversa organizzazione della catena di scatto rispetto alle pistole semiautomatiche.
Nelle armi semiautomatiche, ogni volta che l’otturatore arretra durante la fase di sparo, il dispositivo di percussione viene intercettato e bloccato in posizione armata. Il successivo avanzamento dell’otturatore non cambia lo stato di armamento del percussore, che per essere liberato per effettuare una nuova azione di sparo deve essere di nuovo intercettato dagli elementi della catena di scatto durante il rilascio del grilletto, il quale potrà nuovamente liberare il dispositivo di percussione solo dopo essere stato premuto nuovamente.
Diversamente, nelle armi automatiche, una volta premuto il grilletto viene liberato il dispositivo di percussione che non viene più intercettato per essere bloccato in posizione armata durante la fase di ritorno dell’ otturatore finché non viene rilasciato il grilletto stesso; avvenuto ciò, ogni qualvolta si preme il grilletto si otterrà la risposta al fuoco e, oltre all’espulsione del bossolo seguirà l’inserimento di una nuova cartuccia con conseguente riarmo del percussore. Queste operazioni proseguono sino a che il caricatore non si svuota; a quel punto l’arma può rimanere con l’otturatore aperto per segnalare che non può più introdurre nella camera di scoppio vuota una nuova cartuccia.
Le pistole mitragliatrici vengono anche chiamate con termine di conio giornalistico e non tecnico “mitraglietta”.
FUCILE E CARABINA A RIPETIZIONE ORDINARIA
La differenza tra fucile e carabina è controversa; in linee generali, in un passato remoto il fucile era contraddistinto per la sua lunghezza totale che superava il metro mentre la carabina veniva definita tale in ambito militare per la leggera minore lunghezza così come per il “moschetto” ancora più corto.
Nella terminologia corrente il termine di FUCILE è riferito a tutte le armi lunghe da caccia a canna liscia e ad armi militari (quindi a canna rigata) sia desuete ovvero “ex ordinanza” (ad esempio: il fucile mod. 91, il fucile Mauser K 98 tedesco etc.) che militari moderne (ad es: il fucile Beretta 70/90, il fucile d’assalto BM 59 etc).
Il termine di CARABINA viene in linee generali riferito alle moderne armi lunghe a canna rigata non militari.
PER “RIPETIZIONE ORDINARIA” si definisce la modalità di caricamento dell’ arma che, in questo caso, avviene mediante un azione manuale ovvero anche a mezzo del movimento (manuale) di un otturatore o del movimento del tamburo del revolver che per azione manuale avviene tramite il cane oppure il grilletto.
FUCILE SEMIAUTOMATICO
Riferite all’ arma lunga mutua la medesima organizzazione meccaniche citate nel paragrafo relativo alla “PISTOLA SEMIAUTOMATICA”
Sono definiti tali anche i fucili a canna liscia da caccia quindi utilizzanti anche munizioni “spezzate” provvisti di serbatoio tubolare
FUCILE AUTOMATICO
Mutua la medesima organizzazione meccanica citata nel paragrafo relativo alla “PISTOLA AUTOMATICA” ma in riferimento all’arma lunga da fuoco a canna rigata
Sono definiti tali generalmente i FUCILI MITRAGLIATORI dotazione individuale nel solo ambito militare dei vari Stati.
Definibili armi lunghe automatiche a canna rigata, sono contraddistinte da caricatori ad alta capacità.
Hanno generalmente selettore di tiro: Colpo singolo; due/tre colpi; Full auto.
Il traffico clandestino delle armi nel mondo comprende molto spesso tali tipologie di armi (es: Fucile Kalashnikov).
Generalmente utilizzano munizionamento “a carica unica”(definizione che identifica la munizione costituita dal bossolo in metallo con un unico proiettile) comprendente anche cartucce da carabina.