UN CONFERIMENTO IL CUI QUESITO ERA: SE IL BOSSOLO RINVENUTO SULLA SCENA DELL’OMICIDIO POTEVA ESSERE STATO ESPLOSO DA UN FUCILE SEQUESTRATO CIRCA UN ANNO DOPO IL FATTO E NASCOSTO IN UN CASOLARE DI CAMPAGNA
(SOPRA e SOTTO : IL BOSSOLO IN SEQUESTRO POI EVIDENZIATO CON “R”)
Con il fucile in sequestro sono stati approntati diversi tests sparando cartucce di diverse marche ma con stessa dose e tipologia di pallettoni (v. sotto)
Tra tutti i tests (sperimentali) eseguiti, quello più attinente al reperto in punto impronte primarie (estrazione, espulsione ed otturazione)risultò essere quello poi evidenziato con “S1” :
(sopra a dx accostamento impronte espulsione tra reperto ed altro test eseguito con l’arma sospettata)
(sopra: accostamento e comparazione positiva tra reperto e test relativamente alle microstrie residuate sul cielo degli inneschi)
(sopra: accostamento e comparazione positiva delle impronte di estrazione presenti rispettivamente su reperto e test)