Cartuccia ideata al fine di ottenere buona efficacia terminale in pistola semiautomatica; nacque intorno al 1905 dopo che esperti militari sancirono la inefficacia dell’allora utilizzato 38 long Colt.
Il 45 acp assurse quale maggior calibro impiegato su armi corte semiautomatiche, la munizione fu ideata da J.M.Browning e poi impiegata dalla Colt sulla semiautomatica modello 1911 usufruendo del medesimo brevetto di Browning.
Lo standard militare bellico Statunitense era denominato “CARTRIDGE CALIBER 45 BALL M 1911” più precisamente il proiettile FMJRN di peso attorno ai 230 grani con vari rivestimenti adottati del tipo in lega di rame e anche acciaio placcato con velocità di circa 260 m/sec e pressioni di esercizio di circa 1300 bar e circa 50/52 Kgm di enercia cinetica.
E’ una cartuccia che ha fatto la storia.
Nel primo ventennio del 1900, in ambito militare all’epoca ed anche attualmente alcuni revolvers furono e sono stati camerati per questa cartuccia facendo uso di apposte mezzelune per trattenere i bossoli nel tamburo essendo tali cartucce del tipo rimless.
I dati dimensionali sono i seguenti:
– Diametro del colletto = 12,01 mm
– Diametro del fondello = 12,19 mm
– Spessore del fondello = 1,24 mm
– Lunghezza massima del bossolo = 22,81mm
– Lunghezza massima della cartuccia finita (O.A.L.) = 32,35 mm
– Diametro del proiettile = 11,48mm (.452″)
– Innesco (tipo) = Large Pistol Standard
– Passo di rigatura = 1 giro in 16″
Attualmente è una cartuccia particolarmente gradita anche in Italia, Paese in cui era vietata fino al 1997 in quanto definita “munizione per arma da guerra”. Prima di quella data sempre in Italia si utilizzava il 45 HP il cui bossolo era più corto di 1 mm.
Si adatta a polveri vivaci e medio-vivaci del tipo: Vihtavuori N-320 e Vihtavuori N-340, Nobel GM3, Hodgdon HS-6, WW 231, WW450, Vectan BA10, Vectan BA9, Baschieri MB32 e altre.
Non trattandosi di una cartuccia da revolver, non è richiesta alcuna orlatura (roll-crimp) della cartuccia, dal momento che la stessa si allinea con la canna (headspace) utilizzando la parte anteriore del bossolo come punto d’appoggio.
Per le dosi di ricarica si consiglia consultare nel web quanto riportato dalle Ditte di fabbricazione e commercializzazione dei propellenti