La cartuccia calibro 9 corto (denominata anche 9x17mm, 9 Browning short, 380 ACP, 380 Automatic Pistol, 9 Beretta 1934, 9 Beretta corto, 9mm Kurz, 9 Modello 34, 9 Mod.34, 9mm Short, .38 Auto Colt, .380 Automatic Colt Pistol) è una delle munizioni più diffuse, assieme al 7,65 browning nelle pistole semiautomatiche di piccole/medie dimensioni, in generale destinate alla difesa personale.
Essa vide la luce nel 1908 negli stabilimenti della Fabrique Nationale di Herstal, in Belgio, con la supervisione di J.M. Browning.
Il successo del 9 corto in ambito civile fu, da subito, notevole tanto che la Colt produsse una pistola (la modello 1903) appositamente allestita per questa cartuccia.
In ambito militare l’ Italia fu forse l’unica Nazione ad averla utilizzata per le sue forze armate di Polizia e Carabinieri per quasi tutto il 1900 destinandola alla leggendaria Beretta mod. 34.
La Beretta 34 in cal. 9 corto ha rappresentato in Italia la barriera oltre la quale non era possibile, da parte dei privati, detenere armi corte semiautomatiche e ciò è durato fino ai primissimi del 1980 quando finalmente questa cartuccia fu liberalizzata dalla assurda configurazione di munizionamento per arma da guerra (sorte che fortunatamente toccò anche al 45 ACP).
La 9 corto è definibile una 45 ACP in miniatura in quanto ricalca in scala perfetta tutte le quote della sorella maggiore non in ultimo la grande affidabilità di alimentazione per la sua morfologia rotondeggiante e cilindrica.
La 9 corto con cartucce commerciali è in grado di erogare energie cinetiche di circa 30 Kmg anche se, con la ricarica, è possibile superare questa quota attestandosi anche sui 33-34 Kgm.
Con le palle Fiocchi JHP da 90 grani è stato possibile raggiungere velocità di circa 320 m/sec in una Beretta 34 con circa 31 Kgm di Energia.
Riguardo al range di pesi di palla utilizzabili, la 9 corto predilige una fascia compresa tra i 90 e i max 100 grani anche se il peso tipico è quello di 90 – 95grs.
Riguardo ai propellenti necessita di polveri di una certa vivacità del tipo: Nobel GM3 vecchia edizione, WW 231,WW 450, Vectan BA10e BA9, N310 ed N320 etc.
Premesse questi cenni storici si elencano i suoi principali dati dimensionali:
– Diametro del colletto = 9,53 mm
– Diametro del fondello = 9,50 mm
– Spessore del fondello = 1,27 mm
– Lunghezza massima del bossolo = 17,33 mm
– Lunghezza massima della cartuccia (O.A.L.) = 25,00 mm
– Diametro del proiettile = min 9,02 mm (355″) standard fino a un max di mm. 9,04 (357”)
– Innesco (tipo) = Small Pistol Standard
– Passo di rigatura generico = 1 giro in 406mm (1 in 16″)
Per quanto riguarda la ricarica la 9 Corto beneficia di materia prima a volontà in quanto le cartucce commerciali sono reperibile ovunque, e non vi è ditta specializzata in materiale di ricarica che non abbia in catalogo dies e palle di tutti i tipi.
La polvere WW231 si è confermata come una delle polveri più indicate per la ricarica del calibro 9 corto riguardo costanza e di precisione.
Personalmente ho verificato ottimi risultati con le Vihtavuori i N-310 ed N-320, che permettono di ottenere notevoli risultati velocitari.
Per le dosi di ricarica si consiglia consultare nel web quanto riportato dalle Ditte di fabbricazione e commercializzazione dei propellenti