Comparatore da tavolo Leitz bench top model


leitzTavolo

Il quarto, tra gli strumenti dello studio,  è  lo Stereomicroscopio-comparatore Leitz da tavolo. Esso all’epoca della sua commercializzazione, era più economico rispetto a quelli a piantana e fu presentato nella seconda metà circa degli anni ’80. Gode della visione in accostamento ed  anche in sovrapposizione d’immagine, quest’ultima particolarmente utile nel mettere in risalto grazie anche all’uso di filtri di diversa colorazione accostamenti e sovrapposizioni di microstrie. 

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Le coppie di obiettivi sono: I Leitz Makro 0,4/1:32 – 0,8/1:16  – 1,7/1:8  oltre ai Photar 50/1:4-25/1:2 con distanze di lavoro variabili da 14 fino a 91 mm.

Nell’ immagine a destra :  5 obiettivi montati sul lato sinistro del comparatore.

photarInCollimazione

 

Lo strumento è anch’esso particolarmente completo rispetto alla dotazione standard che era costituita dalle sole tre coppie: 0,8/1:16 – 1,7/1:8 – 50/1:4.

 

 

 

Nell’ immagine a sinistra :
E’ visibile uno dei due  tavolini micrometrici di regolazione completi delle torrette regolabili. I medesimi obiettivi della foto precedente uno di essi in collimazione con un proiettile a reperto.

 

L’apparecchiatura rappresenta un completamento rispetto ai comparatori a piantana.

I pregi di quest’apparecchio possono essere:

  • versatilità degli obiettivi in particolare con lo 0,4/1:32 è possibile inquadrare in campo fotografico anche due fondelli di bossoli cal. 12 in contenuta distanza operativa.
  • Ingombro notevolmente ridotto rispetto ai comparatori a piantana
  • Possibilità della sovrapposizione d’immagine tra un oggetto e l’altro a confronto. Tale prerogativa, con l’eventuale ausilio di filtri dedicati,  è in grado di meglio documentare un iniziale accostamento e una successiva comparazione di due oggetti in confronto.

I possibili difetti:

  • la contenuta distanza di lavoro rispetto ai comparatori a piantana che limita l’orientamento delle luci
  • la mancanza della regolazione in traslazione della linea di mezzeria limita la procedura di migliore documentazione, in quanto è  principio fondamentale nella deontologia in tale campo che i reperti (oggetti in visione abbinata) non siano spostati nel corso dei vari accostamenti e sovrapposizioni. 

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L’apparecchio in dotazione allo studio è equipaggiato da rilevazione fotografica digitale tramite un corpo Canon 6D a pieno formato collegato tramite HDMI a monitor “Full HD”.